eolico_1.jpgeolico_2.jpg Abbiamo sempre usato l’energia eolica in Maremma. Mulini a vento che quando entrarono in uso, nel dopoguerra, dovevano sembrare pozzi di petrolio o torri di strutture minerarie. Ben più brutti e numerosi i tralicci elettrici dell’alta tensione hanno poi attraversato tutte le nostre campagne, segnando colline e tagliando i boschi.
Adesso questi mulini arrugginiti ci ricordano la vecchia Maremma e la vita rurale dei casolari. Dove l’acqua dei pozzi sgorgava senza più l’aiuto degli asini o delle braccia di donne e bambini.
Adesso qualcuno urla allo scempio, all’inquinamento visivo dei paesaggi, alla rovina delle nostre colline. Nel 1986 si stava costruendo una centrale nucleare sul panorama di Capalbio. E oggi qualcuno non vuole il ritorno dei mulini a vento.

Se andate all’estremo sud della Spagna, c’è un favoloso paesino di nome Tarifa. In fondo alla selvatica Andalusia si affaccia sulle colonne d’Ercole e vede contemporaneamente il Mediterraneo e l’oceano Atlantico. Vi si arriva attraversando una gola nella Sierra di San Bartolomeo. Dalla costa tra la torre de la Pena e il forte di Tarifa, si è accompagnati dal crinale di una montagna sul quale sorgono decine di bianche torri eoliche. Esili e lente, luccicano guardando il Marocco e sembrano li da sempre. Ricordando i mulini a vento che si trovavano sui moli dei porti, anche in Grecia.

Le foto le ho scattate a Grancia, meglio conosciuta a Grosseto come “i Pratini”.
Segnalo questo video realizzato da Greenpeace davvero molto molto bello. E’ stato girato da un bravo regista proprio al parco eolico di Scansano.