Mi sono ritrovato ad assistere all’inaugurazione del museo di “Storia Naturale della Maremma” quasi casualmente, anche se la macchina fotografica non mi ha seguito da sola. L’ho trascinata dentro la borsa prima di uscire da casa soprattutto perché al museo, avevo saputo, ci sarebbe stato un’ospite di eccezione: Piero Angela (e non Pietro Angela, come il prete della diocesi lo ha chiamato durante la cerimonia, forse per emozione).

In verità  con una certa emozione per tutti, nel riconoscere dal vivo un personaggio così amato, lui era là , in attesa in un ufficio, seguito dai giornalisti e come un professore stava a sentire dal sindaco delle belle cose che stiamo facendo in Maremma, compresa la riapertura dell’osservatorio astronomico rimasto chiuso per un annetto o più. (E che sarà  inaugurato sempre questo Novembre.)

Andando a salutare un amico oltre il servizio d’ordine, sono rimasto nel museo mentre Angela veniva onorato dalle prime autorità  che sopraggiungevano al museo, prima del taglio del nastro.

Il museo si articola su due aree, scienze della terra e scienze della vita e tra le aree più interessanti che ho individuato rientrano sicuramente quella dedicata alla fauna della Diaccia Botrona (La palude presidiata dalla tanto storica casa Ximenes) e la ricostruzione in carne ed ossa del famoso ominide di Baccinello, primo Maremmano della storia.

Ma il pezzo temporaneo della collezione più prezioso di tutti rimaneva Piero Angela. E la maggior parte della folla comparsa alle 17.30 per l’inaugurazione, era lì proprio per vedere lui. Giornalisti che quasi dimenticavano di intervistare un altro giornalista che si è meritato la definizione più alta di divulgatore scientifico ma che nell’immaginario collettivo non è neppure divulgatore, ma vero e proprio rappresentante del mondo scientifico.

Dopo la cerimonia di apertura, Piero Angela ha tenuto una lezione di comunicazione scientifica, le reti locali hanno mandato nei notiziari solo brevi interviste e immagini del museo. Mi chiedo se verrà  mai mandato in un onda uno speciale completo sull’inaugurazione e sull’intervento.

Tanto per evidenziare quanta autorevolezza infonde questo personaggio per gli italiani, basta ricordare che nel 2006 fu nominato da un sondaggio del Corriere moderatore ideale al confronto tv tra Berlusconi e Prodi alla vigilia delle elezioni 2006. Sono tuttavia felice che in quella occasione non sia sceso dal magnifico mondo del giornalismo scientifico.