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Fulmini d’Agosto

fulmini al poggioSolo in questa stagione si vedono tempeste di lampi così. Sotto una coltre di nubi che riflettevano la luce di Grosseto e i goccioloni di una notte che non voleva piovere ho realizzato questi scatti. Fotografare i fulimini è come andare a caccia, tra pause e intervelli di esposizione  in cui ci vuole mira, ma anche molta fortuna.

Primi di Maggio e ultimi di Luglio a Poggio Cavallo

Primi di Maggio e ultimi di Luglio, davanti alle colline a sud  di Grosseto, in località  Poggio Cavallo. Un fresco maggio e una torrida estate trasformano il paesaggio e la vita in campagna: dai verdi prati erbosi sui campi zuppi da mesi di pioggia, alle colline secche riarse dal sole che trasforma tutto in paglia e dove le ombre delle nubi sono l’unica breve pausa alla luce accecante sulle distese di grano.

Poco più di due mesi, due scatti, due stagioni, due colori, due percezioni cromaticamente contrastanti. Scatti inseriti anche nella galleria di Maremma.

Fotografie in interno: 2 Banki

2-banki_042-banki_022 Banki è un nuovo locale a Grosseto, vineria in stile burlesque dove i colori sgargianti degli interni mutano creando atmosfere cromatiche ambigue e molto contrastanti. E dove nei dettagli degli arredi e nelle tappezzerie si nascondono messaggi erotici quasi subliminali… CONTINUA…

Panorama di un’estate torrida

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Uno scatto del tramonto torrido visto da un tornante di una strada tra Scansano e il podere Corso. Un passaggio tra colline coltivate piuttosto fuori mano ma con un panorama meraviglioso che confluisce tra la vista sull’Argentario a sud e sulla Maremma grossetana a ovest. Nella foto, la Diaccia Botrona brilla sotto Poggio Ballone e l’Isola d’Elba.

Balestrieri di Massa Marittima

Scatola di legno con frecce e punti cittavecchia_02cittavecchia_04cittavecchia_03cittavecchia_05cittavecchia_01Nella pausa pranzo di un caldo pomeriggio faccio compagnia ai balestrieri di Città vecchia, rione contrada di Massa Marittima. Un’atmosfera diversa dalla gara del balestro che si tiene sulla piazza del paese la quarta Domenica di Maggio e la seconda di Agosto. Quasi sorprende che qui, giovani e vecchi si ritrovano per gli allenamenti che durano tutto l’anno, si concentrano nelle stagioni calde delle gare e si ritrovano qui come succederebbe in un qualsiasi circolo sportivo.

La loro federazione forse si è sciolta secoli fa, quando ancora le frecce della balestra erano scoccate sui corpi dei nemici, ma il balestriere si allena adesso come si allenerebbe un arciere o uno sportivo di una qualsiasi disciplina olimpionica. Tantopiù che a Massa Marittima ci credono come credono i Senesi nel palio, ed ogni ragazzo del paese può ambire, crescendo, ad accedere a questi circoli per diventare balestriere.

I partecipanti al torneo del Girifalco,  sono coloro che durante l’anno arrivano in fondo alla lunga serie di tornei ed eliminatorie. Sulla bacheca al fianco della tettoia che offre l’ombra alle postazioni di tiro, gli aderenti scrivono a penna il loro nome per la prossima competizione. Chi arriva al torneo in pratica ha già  vinto. E sfida la confusione della piazza e le proprie abitudini di tiro mettendo in gioco le mire acquisite durante gli ultimi mesi.

Ben diversa infatti è l’atmosfera nei campi di addestramento, verdi, silenziosi, all’ombra delle querce. Molti minuti seduti sullo sgabello della balestra per scoccare una sola freccia, che rompe il silenzio con uno schioppo e un eco. Poi il balestriere si alza e va in fondo al campo a riprenderla, estraendola con le pinze dal compensato e tappando il foro con un legnetto che viene addirittura ridipinto per non diminuire la visibilità  a distanza. Dopo ogni freccia ci si riposa.

Situazione di scatto interessante perché ritrae i balestrieri durante l’esercitazione del loro sport e non durante il corteo in costume.

La strada per cala di forno

Cala di forno, parco dell'uccellina, percorso a4Cala di forno, parco dell'uccellina, percorso a4Cala di forno, parco dell'uccellina, percorso a4Cala di forno vista dal percorso a4 del parco dell’uccellina. Al contrario da quello che ci si aspetterebbe da un parco naturale, all’ interno del percorso si passa dall’oliveto più bello e meglio curato che abbia mai visto, con alberi sicuramente quasi secolari, con il prato rasato intorno e una potatura degna di un giardino all’italiana. Chissà  in quale etichetta di extravergine entrano quelle olive. Il sentiero per Cala di Forno è sicuramente il più facile; la baia, protetta dai venti di scirocco è uno dei luoghi marini più belli della Maremma.

Sicuramente è anche grazie alle 9€ del prezzo del biglietto e alle 2 ore di sentiero necessarie per raggiungerla che ne impediscono il medesimo destino di cala violina: assediato dai camper il parcheggio di Alberese, soprattutto in giornate come il primo di maggio, la cala sarebbe invasa da orde di bagnanti e campeggiatori.

Galleria di Maremma con effetti speciali

Godetevi la mia galleria di Maremma con l’estensione 3d cooliris. Come fosse un muro di fotografie potete scorrere tutta la galleria, tenete premuto il tasto sinistro del mouse per muovervi tra le immagini, cliccate le immagini per ingrendirle e la rotella per fare zoom. L’icona con la lente in basso evidenzia le foto taggate (ad esempio “Montemassi, o “colline”). Con il tasto accato share invece potete condividere le foto su tutti i social network, spedirle per email o includere il codice in qualsiasi altra pagina sul web. Davvero fantastico.

Presto forse la implementerò anche per le altre gallerie.

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La rocca di Montemassi restaurata

La rocca di Montemassi, dopo il restauro della torre sudLa rocca di Montemassi, dopo il restauro della torre sudCampagna con vigne sotto MontemassiIn un pomeriggio finalmente pieno di sole e con il primo verde intenso della nuova primavera, sono passato da Ribolla. Poco oltre, dopo mesi di lavori, ho scoperto la rocca di Montemassi liberata dalle impalcature e restaurata. Dopo che a inizio del 2009 si evidenziavano rischi di crollo. Parte di una proprietà  privata, il castello è stato acquistato dal comune e messo in sicurezza, pensate che i lotti di terreno delle due torri appartenenti a due diversi proprietari, sono stati acquistati rispettivamente nel 2000 al prezzo di 8 milioni di lire e poco dopo l’altro per 25 mila euro. Incredibile. Anni fa in quell’area ho rinvenuto personalmente un’accetta in pietra con segni per i legacci e una moneta con il lato crociato. E’ un luogo meraviglioso.

Ho riportato a casa oggi pomeriggio questi scatti della rocca in tutto il suo nuovo splendore. Noto che anche gli antichi lavatoi sono stati restaurati e rimessi a nuovo, forse in via di trasformazione in una elegante abitazione.

Sto progettando una grossa novità  sul sito, tenetevi connessi…

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