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Tempesta di lampi

Fulmini verso il Giglio.jpgContinuo a fotografare la notte e a tentare la cattura dei lampi. Da casa mia, uno scatto in notturna in una delle notti di lampi più belle che ho mai visto. Una densità  di fulmini all’orizzonte come mai avevo visto prima. Forse anche perché vivendo al buio della campagna l’inquinamento luminoso amplifica la luna, le stelle e le fulminazioni all’orizzonte. Comunque sono stati tre giorni di pioggia e lampi davvero strordinari.

Lo scatto è sulla corte del borgo. La luce della luna piena alle mie spalle è così forte da far sembrare giorno con una esposizione di 20-30 secondi. Se vedete bene, si vedono anche le stelle. E uscimmo a rimirar le stelle.

Nebbia e fumo

Nebbia e AlbaFuoco e fiammeIn questi giorni, la città  di Grosseto è coperta da una strana nebbia e dall’odore acre delle paglie bruciate. Complice l’umidità  del mattino e la stagione dei fuochi, quelli che dopo la trebbiatura servono a pulire i campi dalle paglie secche. Ecco dopo le foto

di Massimo sui canali del diversivo, i fuochi continuano.

Nello stesso giorno, nel tragitto che separa casa mia dal lavoro, due scatti realizzati nei dintorni di Istia d’Ombone: la nebbia all’alba e gli incendi dei fuochi alla sera. Documentano l’inizio e la fine di una bella giornata, tra i colori freddi delle prime albe di ottobre e il rosso fuoco di un campo incendiato dai contadini.

Scusate l’assenza sul blog, sono giornate piene e difficili. Ho molte foto da pubblicare.. in arrivo nei prossimi giorni.

Fine della trebbiatura

Fuochi dopo la trebbiatura

Fuochi dopo la trebbiatura

Da una email di Massimo:

Sulla strada di casa, verso sera, sono passato dal cristo e ho avuto il piacere di “scoprire” delle strade trasversali che si dirigono veso la diaccia botrona. Ho scattato delle foto che ritraggono la fine della trebbiatura e la conseguente bruciatura delle stoppie e della paglia.

Avevano acceso un sacco di fuochi incustoditi e al buio la scena era piuttosto suggestiva, soprattutto guardando il tramonto verso Castiglione e Vetulonia. Inoltre ho scoperto l’unico ponte sul canale s leopoldo (fiumara) oltre a quello che si percorre in auto andando a castiglione….ci si arriva da una strada trasversale nei pressi del casotto pescatori.

Ponte sulla fiumara

Ponte sulla fiumara

E’ molto bello, ci sono dei laghetti e una struttura per fare bird watching…ho visto un paio di lucci e ho dato un’occhiata alla struttura, che credo essere ottocentesca,  ancora perfettamente conservata.

ti mando alcune foto.

ciao! Max

Allego una delle belle foto che mi ha mandato.

Bel tempaccio

temporale_castiglione.jpgcastiglione_temporale_01.jpgQuando ero piccolo credevo che gli scatti che ritraevano i fulmini, fossero frutto della incredibile prontezza di riflessi di eroici e rari fotografi. L’enorme serie di fulmini di Sabato scorso sembravano coordinati con la pausa tra una sessione di esposizione e l’altra. Tanto che mi è costato rimanere in ginocchioni sul muricciolo del lungomare di Castiglione per quasi un’ora prima di congelare questi due.

Alba

alba_poggio_belvedere.jpg In formato grande, utilizzabile per un bel wallpaper, ho inserito nella galleria fotografica della Maremma questo scatto all’alba di una giornata di mezz’agosto. Sulla cima di un poggio, un cane non era affatto d’accordo che occupassi il campo in attesa del sorgere del sole, ad est verso Scansano.

Tempesta di ferragosto

Come sempre più spesso accade, l’afa umida di ferragosto si è scontrata con un fronte freddo. Il cumulonembo ha inghiottito la maremma mentre raccoglievo more sull’ombrone. Poco dopo un tetto sfiorava la mia auto volando via. Grandi danni, l’occhio della tempesta proprio su Alberese. Ha ceduto uno dei cipressi secolari lungo l’antica via Aurelia e decine gli ulivi abbattuti.

Afa di ferragosto

In nessun altro paese dove sono stato, tra i quali Grecia, Spagna, Egitto, Stati Uniti, poteva fare in estate un caldo umido e terribile come adesso in Maremma. Temperature più elevate ma climi più secchi rendono in tutti questi paesi il caldo più sopportabile che qui.
Nella foto, l’umidità  del tramonto proietta sopra la città  di Grosseto gli ultimi raggi della giornata. Panorama dalla fattoria Belvedere.

La villa di Giannutri

Proprio durante questi giorni di problemi alle risorse idriche dell’isola d’elba, è incredibile pensare che la enorme villa romana sull’isolotto di Giannutri fosse addirittura dotata di terme. Che come sappiamo necessitavano di un complesso sistema idrico dotato di intercapedini sotto i pavimenti e grandi fornaci. Era il II sec. d.C. Oggi la villa è purtroppo chiusa al pubblico da tempo imprecisato, con una recinzione inadeguata e anche pericolosa che non impedisce il calpestamento dei mosaici e le visite abusive, senza un percorso in sicurezza. E questa inadeguatezza viene anche punita con le multe ai turisti che, vedendo la recinzione dismessa e piena di buchi, si avventurano di diritto ad esplorazioni improvvisate. D’altronde questa villa è l’altare magico di questa isola.

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