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Bottiglie

bottigliedicasamia.jpgEcco uno scatto che mi piace delle bottiglie sul mio scaffale: fiasco, liquore e punch seguiti dallo spumante scadente per il narghilè, bianco di Pitigliano, Chardonnay, e le bottiglie di regali natalizi.

Buon Natale e buone feste a tutti.

I Mulini di Murci

murci_eolico2.jpgmurci_eolico.jpgFinalmente ho trovato una giornata per visitare le centrali di Murci. L’ultima volta, nel tentativo di raggiungerle avevo scoperto la strada per il castello di Montepò. Ed è infatti dal proprietario di questo possedimento che si erano sollevate le polemiche più dure (polemiche e tribunali) sulla costruzione dell’impianto. Ciò che penso dell’eolico ne ho già  parlato in precedenza, definendoli con il loro vero nome, cioè dei moderni mulini a vento. Tra l’altro delle voci mi hanno suggerito della prossima costruzione di un altro impianto sulla collina dello Sbirro, appena fuori grosseto.
Pubblico due dei pochi scatti che ho fatto sul posto. La vista di questi steli dal basso, toglie davvero il fiato.

Ma quale incubo ombrone

Dopo che la locandina del tirreno aveva scritto la settimana scorsa “PAURA IN CITTA’, mi chiedevo cosa avrebbero scritto oggi. Stamani uscendo dalla porta di casa per andare a lavoro, mentre scioglievo le cuffiette bianche dell’ipod ho avuto come l’impressione di stare al mare. Le onde frangevano col fragore del mare mosso, poco sotto di me, oltre gli olivi. L’ombrone è uscito in golena, dopo altri giorni di incessante pioggia e il mare mosso alla foce che chiude come un tappo il fiume grossetano.

Pure abitando accanto al fiume, è comunque davvero lontano dal sembrare come hanno scritto la mattina dopo, “INCUBO OMBRONE”. Figuriamoci per i grossetani che affollano il centro per le feste dell’immacolata. Se qualcuno si allarma è solo per i titoli alle edicole, di quei giornalisti che rimarrano delusi quando la piena defluisce senza far danni.
Le foto sono dal ponte di istia d’ombrone nel momento di massima piena e una panoramica da casa mia. Il ponte era chiuso al traffico a causa dell’allagamento della Scansanese.

Roccalbegna

sasso di roccalbegna.jpgIl paese di Roccalbegna si trova sotto due alti speroni di roccia, dai quali scaturisce dal Monte Labro il fiume Albegna. Dalla punta acuminata, un sasso cuneiforme che ricorda un enorme nido d’aquila, si gode di una vista verticale sopra i tetti di uno dei più bei paesini della Maremma. Uno strapiombo così verticale che è possibile stare lass๠come se si fosse in aeroplano. La piccola rocca qui, è così alta e posta sulle vertigini del cono di pietra, che durante la scalata sembra piuttosto di salire su un enorme albero. Una scalata quasi ellittica tra radici che affondano nella pietra e anche una grotta che trapassa la roccia a metà  del percorso.

Tempesta di lampi

Fulmini verso il Giglio.jpgContinuo a fotografare la notte e a tentare la cattura dei lampi. Da casa mia, uno scatto in notturna in una delle notti di lampi più belle che ho mai visto. Una densità  di fulmini all’orizzonte come mai avevo visto prima. Forse anche perché vivendo al buio della campagna l’inquinamento luminoso amplifica la luna, le stelle e le fulminazioni all’orizzonte. Comunque sono stati tre giorni di pioggia e lampi davvero strordinari.

Lo scatto è sulla corte del borgo. La luce della luna piena alle mie spalle è così forte da far sembrare giorno con una esposizione di 20-30 secondi. Se vedete bene, si vedono anche le stelle. E uscimmo a rimirar le stelle.

Nebbia e fumo

Nebbia e AlbaFuoco e fiammeIn questi giorni, la città  di Grosseto è coperta da una strana nebbia e dall’odore acre delle paglie bruciate. Complice l’umidità  del mattino e la stagione dei fuochi, quelli che dopo la trebbiatura servono a pulire i campi dalle paglie secche. Ecco dopo le foto

di Massimo sui canali del diversivo, i fuochi continuano.

Nello stesso giorno, nel tragitto che separa casa mia dal lavoro, due scatti realizzati nei dintorni di Istia d’Ombone: la nebbia all’alba e gli incendi dei fuochi alla sera. Documentano l’inizio e la fine di una bella giornata, tra i colori freddi delle prime albe di ottobre e il rosso fuoco di un campo incendiato dai contadini.

Scusate l’assenza sul blog, sono giornate piene e difficili. Ho molte foto da pubblicare.. in arrivo nei prossimi giorni.

Fine della trebbiatura

Fuochi dopo la trebbiatura

Fuochi dopo la trebbiatura

Da una email di Massimo:

Sulla strada di casa, verso sera, sono passato dal cristo e ho avuto il piacere di “scoprire” delle strade trasversali che si dirigono veso la diaccia botrona. Ho scattato delle foto che ritraggono la fine della trebbiatura e la conseguente bruciatura delle stoppie e della paglia.

Avevano acceso un sacco di fuochi incustoditi e al buio la scena era piuttosto suggestiva, soprattutto guardando il tramonto verso Castiglione e Vetulonia. Inoltre ho scoperto l’unico ponte sul canale s leopoldo (fiumara) oltre a quello che si percorre in auto andando a castiglione….ci si arriva da una strada trasversale nei pressi del casotto pescatori.

Ponte sulla fiumara

Ponte sulla fiumara

E’ molto bello, ci sono dei laghetti e una struttura per fare bird watching…ho visto un paio di lucci e ho dato un’occhiata alla struttura, che credo essere ottocentesca,  ancora perfettamente conservata.

ti mando alcune foto.

ciao! Max

Allego una delle belle foto che mi ha mandato.

Bel tempaccio

temporale_castiglione.jpgcastiglione_temporale_01.jpgQuando ero piccolo credevo che gli scatti che ritraevano i fulmini, fossero frutto della incredibile prontezza di riflessi di eroici e rari fotografi. L’enorme serie di fulmini di Sabato scorso sembravano coordinati con la pausa tra una sessione di esposizione e l’altra. Tanto che mi è costato rimanere in ginocchioni sul muricciolo del lungomare di Castiglione per quasi un’ora prima di congelare questi due.

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