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Alba

alba_poggio_belvedere.jpg In formato grande, utilizzabile per un bel wallpaper, ho inserito nella galleria fotografica della Maremma questo scatto all’alba di una giornata di mezz’agosto. Sulla cima di un poggio, un cane non era affatto d’accordo che occupassi il campo in attesa del sorgere del sole, ad est verso Scansano.

Tempesta di ferragosto

Come sempre più spesso accade, l’afa umida di ferragosto si è scontrata con un fronte freddo. Il cumulonembo ha inghiottito la maremma mentre raccoglievo more sull’ombrone. Poco dopo un tetto sfiorava la mia auto volando via. Grandi danni, l’occhio della tempesta proprio su Alberese. Ha ceduto uno dei cipressi secolari lungo l’antica via Aurelia e decine gli ulivi abbattuti.

Afa di ferragosto

In nessun altro paese dove sono stato, tra i quali Grecia, Spagna, Egitto, Stati Uniti, poteva fare in estate un caldo umido e terribile come adesso in Maremma. Temperature più elevate ma climi più secchi rendono in tutti questi paesi il caldo più sopportabile che qui.
Nella foto, l’umidità  del tramonto proietta sopra la città  di Grosseto gli ultimi raggi della giornata. Panorama dalla fattoria Belvedere.

La villa di Giannutri

Proprio durante questi giorni di problemi alle risorse idriche dell’isola d’elba, è incredibile pensare che la enorme villa romana sull’isolotto di Giannutri fosse addirittura dotata di terme. Che come sappiamo necessitavano di un complesso sistema idrico dotato di intercapedini sotto i pavimenti e grandi fornaci. Era il II sec. d.C. Oggi la villa è purtroppo chiusa al pubblico da tempo imprecisato, con una recinzione inadeguata e anche pericolosa che non impedisce il calpestamento dei mosaici e le visite abusive, senza un percorso in sicurezza. E questa inadeguatezza viene anche punita con le multe ai turisti che, vedendo la recinzione dismessa e piena di buchi, si avventurano di diritto ad esplorazioni improvvisate. D’altronde questa villa è l’altare magico di questa isola.

Autoritratto

Autoritratto in posa instabile su una balla di fieno vicino a Scansano. Mentre fotografavo questo paesaggio, poco prima che i trattori ripulissero le colline, ho deciso che la mia presenza avrebbe reso la foto più interessante. Bello sarebbe occupare tutte le altre con altrettante decine di persone. Alcuni campi da queste partì sono davvero sterminati.

Maremma connections

Le applicazioni iPod mi consentono recentemente di aggiornare questi articoli anche quando me ne sto in giro. Significa che non c’è più bisogno di dedicare appositamente dei momenti della giornata per state davanti al pc. Se allego una immagine al post, quello che c’è scritto intorno sono quindi le didascalie e le considerazioni del momento. Davvero fantastico. Il dispositivo portatile conserva l’articolo appena scritto fin quando non trova una rete wi-fi aperta, altrimenti lo pubblica immediatamente. E con me, in questo momento mentre scrivo da una collina senza tastiere e reti adsl disponibili, ho a disposizione una versione raccolta delle mie gallerie con più di 1500 scatti.
Questo, di qualche settimana fa ritrae uno dei tetti rossi delle fortunate ville sopra Castiglione della Pescaia. Dietro, una visibilità  straordinaria mostra l’arco di costa fino alla foce del fiume Ombrone. E’ proprio in questo punto che anticamente si trovava la bocca del golfo Prile.

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Profondità  di campo di grano

Oltre il crinale di grano, prima dell’ombrone. Tra luglio e agosto questa zona cambia dal verde intenso al marrone. Terra secca e balle di fieno trasformano i dintorni di questo poggio in una ambientazione che ricorda quella di un western. Poco distante da qui due giorni fa Franco Micalizzi suonava dal vivo “lo chiamavano trinità ” con una orchestra di 18 elementi. Un evento passato forse un pò più inosservato di quanto meritasse. Molti leggendo questo forse si mangeranno le mani. Una serata all’insegna del Cinema dei ’70, suonando nella notte della cava di roselle i mitici brani di trinità  e dei polizieschi di Umberto Lenzi. Grazie alla to out, per aver organizzato questo evento, per me dopo anni di visioni, pellegrinaggi nella valle dei mormoni e nottate di spaghetti western, davvero storico.

Gregge al tramonto

Molte cosa da iniziare, continuare e completare nella mia vita privata mi tengono lontano dal blog. Solo da quello, perché negli ultimi tempi trovo occasione di fare un sacco di foto e godermi anche delle belle passeggiate all’alba. Come mi piace dire citando un famoso film di Jerry Calà , Sono andato a vivere da solo. Quello che mi sorprende dell’aver scelto una casa in campagna è quello di sentire la gente dire <<beh, in città  costava troppo…>> Quando invece, quello di starsene fuori della monotonia, traffico e squallore della città  a me sembra davvero una grande fortuna. Nella foto, pecore nei dintorni di poggio cavallo, Grancia.

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