La sete dell’ombrone
Tre scatti che raccontano una siccità senza precedenti. Non lo ricordano neppure i più vecchi abitanti di Istia, il letto dell’Ombrone ridotto ad un rigagnolo. CONTINUA…
Tre scatti che raccontano una siccità senza precedenti. Non lo ricordano neppure i più vecchi abitanti di Istia, il letto dell’Ombrone ridotto ad un rigagnolo. CONTINUA…
Tra giornate di fuoco, senza volersi mai riferire alla temperatura bensì agli impegni di lavoro, riesco adesso a dedicare 5 minuti all’annuncio della mia esposizione fotografica dedicata a Poggio Cavallo. A partire dal 10 agosto nella sala laterale del ristorante, sulla piazzetta del borgo.
L’esposizione consiste di 30 scatti in grande formato tutti ricavati dalle mie giornate trascorse in questo posto. E’ quindi una esposizione celebrativa per un luogo caratteristico e originale della Maremma, nel suo significato di “preservazione”. Un raro luogo dove le trasformazioni del tempo hanno risparmiato la sua anima rurale e tradizionale.
Putroppo il tempo non dà tregua. Questo scatto dalla sommità della collina in località Val di Rigo: sole raro, vento gelido, piogge a tratti e comunque una pessima mattinata hanno rovinato la pasquetta, anche se al telegiornale proseguiva una finta celebrazione di picnic e salsicciate (forse dell’anno scorso). E’ stato uno sforzo anche trattenersi in cima alla collina con il vento sferzante che entrava nel colletto alto della giacca. Daltronde la foto di paesaggio impone l’attesa che le ombre delle nuvole stacchino il paesaggio nei punti giusti…
In questi giorni, la città di Grosseto è coperta da una strana nebbia e dall’odore acre delle paglie bruciate. Complice l’umidità del mattino e la stagione dei fuochi, quelli che dopo la trebbiatura servono a pulire i campi dalle paglie secche. Ecco dopo le foto
di Massimo sui canali del diversivo, i fuochi continuano.
Nello stesso giorno, nel tragitto che separa casa mia dal lavoro, due scatti realizzati nei dintorni di Istia d’Ombone: la nebbia all’alba e gli incendi dei fuochi alla sera. Documentano l’inizio e la fine di una bella giornata, tra i colori freddi delle prime albe di ottobre e il rosso fuoco di un campo incendiato dai contadini.
Scusate l’assenza sul blog, sono giornate piene e difficili. Ho molte foto da pubblicare.. in arrivo nei prossimi giorni.