Anche se sembrano i Caraibi, questo tramonto esotico con spettatori l’ho trovato alla conclusione della spiaggia della Feniglia, in Toscana. Gli stranieri, loro forse caraibici, appena visitato l’itinerario archeologico si godono il mare agitato giocando con i bambini tra gli ombrelloni. La spiaggia sul tombolo sud della laguna di Orbetello, un paradiso in bassa stagione ai piedi della città  etrusca e romana di Cosa.

Il tempio della triade capitolina qua sopra sul promontorio alle spalle vede lo stesso panorama su quello che un tempo era chiamato il promontorio cosano, il Monte Argentario. In un luogo dove forse scintillavano le sabbie ferrose, o dove forse risiedevano gli argentarii domizi, cioè i presta soldi. Che sia uno scintillare di sabbie, di monete o di riflessi sulla laguna della moderna Orbetello questo non si saprà  mai.

Ma quello che si vede sui tre specchi d’acqua dalla Feniglia, Orbetello e Giannella proprio da questo luogo, rende molto bene l’idea. Soprattutto se salite alla città  vecchia qua sopra.