In questo scatto tutta l’attesa dei fuochi d’artificio con il pubblico che affolla la spiaggia in notturna del 16 Agosto. Nessuno si aspettava purtroppo i fuochi dei piromani accesi il giorno successivo nella pineta di Marina. Gli incendi sono stati domati completamente solo oggi, cancellando 40 ettari di pineta. Il 18 Agosto mentre anche Castiglione della Pescaia festeggiava con i fuochi artificiali, all’orizzonte si vedevano contemporaneamente le esplosioni dei giochi pirotecnici e più a sud i bagliori arancioni della pineta in fiamme. Festeggiamenti e dramma a pochi chilometri.

Fotografare i fuochi d’artificio in maniera interessante significa collocarli su uno sfondo visibile. Un esplosione su sfondo nero può essere bella ma non racconta molto più al di là  delle evoluzioni luminose. L’esposizione deve essere lenta (circa 20 secondi), bilanciata e sufficiente a rendere visibile il contesto: la spiaggia, le persone, le torrette, le luci dei paesi in lontananza.

L’aspetto più complesso da tenere in considerazione è che ogni sparo è una fonte luminosa che può variare molto le quantità  di luce: si otterranno tentativi ampiamente bruciati e altri sottoesposti. Ci vuole quindi fortuna e soprattutto serve trovare delle quinte fotografiche che raccontino il contesto: trovo che l’errore più comune in fotografia è pensare in maniera univoca a ciò che si vuole fotografare. Nella maggior parte dei casi la foto acquista un significato di gran lunga più forte quanto il soggetto trova le connotazioni dei soggetti secondari presenti nell’inquadratura. In quanto a espressione e capacità  di comunicare in alcuni casi possono equivalere il soggetto principale o addirittura superarlo.

Prima di decidere la posizione di scatto è molto utile posizionare il treppiede in diversi luoghi, cercando le quinte adatte, scattando con le esposizioni che l’ambiente richiede e cercando di prevedere i momenti successivi e la compenesazione di esposizione che la luce dei fuochi aggiungerà  alla scena.