Il pescatore bardato come un militare delle squadre speciali, con la go-pro legata al cappello ritorna a mani vuote per il mare troppo mosso. Trovo lo scatto proprio appena il sole trova lo spiraglio attraverso la tempesta, carezzando la pineta e il forte delle saline alle Marze. I raggi attraversano le nubi disegnando linee come lenze appese alle nuvole.

Perchè i raggi crepuscolari sono così affascinanti? Riflettendoci mi convinco che oltre alla luce radente sul paesaggio, c’è di più. La loro distorsione prospettica convergente ci fa sembrare il sole appena sopra alle nuvole. Come se Dio in quel momento fosse più vicino a noi.

In quel momento il paesaggio diventa un modellino, la luce come quella di una lampada sospesa tenuta con la mano.

E invece viaggiano come i binari di un treno; sembrano convergere ma sono rigorosamente paralleli, schiacciati dalla distanza siderale che ci separa dall’unica fonte luminosa dello spazio conosciuto.