Stazione fluviale
Quando percorri una strada di un paese straniero e d’improvviso ti si apre una piazza in fiera che squilla a fanfara con un’orchestra di ottoni, sembra già una cosa un po’ retrò. Ma poi risuona la doppia campana di un tram in partenza; quando il bigliettaio sbarra il soffietto capisci che sei tornato indietro nel tempo.
Frotte di bambini si sparpagliano con palloncini retti da una stecca leccando caramello trasparente. I padiglioni dietro i tigli sfumacchiano carni e versano da bottiglie ricurve. Un’insegna cilindrica a righe arrotolate ruota sinuosa davanti alla vetrina con riflessi di sedili in pelle e gente ingrembiulata. CONTINUA…