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Balestrieri di Massa Marittima

Scatola di legno con frecce e punti cittavecchia_02cittavecchia_04cittavecchia_03cittavecchia_05cittavecchia_01Nella pausa pranzo di un caldo pomeriggio faccio compagnia ai balestrieri di Città vecchia, rione contrada di Massa Marittima. Un’atmosfera diversa dalla gara del balestro che si tiene sulla piazza del paese la quarta Domenica di Maggio e la seconda di Agosto. Quasi sorprende che qui, giovani e vecchi si ritrovano per gli allenamenti che durano tutto l’anno, si concentrano nelle stagioni calde delle gare e si ritrovano qui come succederebbe in un qualsiasi circolo sportivo.

La loro federazione forse si è sciolta secoli fa, quando ancora le frecce della balestra erano scoccate sui corpi dei nemici, ma il balestriere si allena adesso come si allenerebbe un arciere o uno sportivo di una qualsiasi disciplina olimpionica. Tantopiù che a Massa Marittima ci credono come credono i Senesi nel palio, ed ogni ragazzo del paese può ambire, crescendo, ad accedere a questi circoli per diventare balestriere.

I partecipanti al torneo del Girifalco,  sono coloro che durante l’anno arrivano in fondo alla lunga serie di tornei ed eliminatorie. Sulla bacheca al fianco della tettoia che offre l’ombra alle postazioni di tiro, gli aderenti scrivono a penna il loro nome per la prossima competizione. Chi arriva al torneo in pratica ha già  vinto. E sfida la confusione della piazza e le proprie abitudini di tiro mettendo in gioco le mire acquisite durante gli ultimi mesi.

Ben diversa infatti è l’atmosfera nei campi di addestramento, verdi, silenziosi, all’ombra delle querce. Molti minuti seduti sullo sgabello della balestra per scoccare una sola freccia, che rompe il silenzio con uno schioppo e un eco. Poi il balestriere si alza e va in fondo al campo a riprenderla, estraendola con le pinze dal compensato e tappando il foro con un legnetto che viene addirittura ridipinto per non diminuire la visibilità  a distanza. Dopo ogni freccia ci si riposa.

Situazione di scatto interessante perché ritrae i balestrieri durante l’esercitazione del loro sport e non durante il corteo in costume.

La strada per cala di forno

Cala di forno, parco dell'uccellina, percorso a4Cala di forno, parco dell'uccellina, percorso a4Cala di forno, parco dell'uccellina, percorso a4Cala di forno vista dal percorso a4 del parco dell’uccellina. Al contrario da quello che ci si aspetterebbe da un parco naturale, all’ interno del percorso si passa dall’oliveto più bello e meglio curato che abbia mai visto, con alberi sicuramente quasi secolari, con il prato rasato intorno e una potatura degna di un giardino all’italiana. Chissà  in quale etichetta di extravergine entrano quelle olive. Il sentiero per Cala di Forno è sicuramente il più facile; la baia, protetta dai venti di scirocco è uno dei luoghi marini più belli della Maremma.

Sicuramente è anche grazie alle 9€ del prezzo del biglietto e alle 2 ore di sentiero necessarie per raggiungerla che ne impediscono il medesimo destino di cala violina: assediato dai camper il parcheggio di Alberese, soprattutto in giornate come il primo di maggio, la cala sarebbe invasa da orde di bagnanti e campeggiatori.

Galleria di Maremma con effetti speciali

Godetevi la mia galleria di Maremma con l’estensione 3d cooliris. Come fosse un muro di fotografie potete scorrere tutta la galleria, tenete premuto il tasto sinistro del mouse per muovervi tra le immagini, cliccate le immagini per ingrendirle e la rotella per fare zoom. L’icona con la lente in basso evidenzia le foto taggate (ad esempio “Montemassi, o “colline”). Con il tasto accato share invece potete condividere le foto su tutti i social network, spedirle per email o includere il codice in qualsiasi altra pagina sul web. Davvero fantastico.

Presto forse la implementerò anche per le altre gallerie.

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La rocca di Montemassi restaurata

La rocca di Montemassi, dopo il restauro della torre sudLa rocca di Montemassi, dopo il restauro della torre sudCampagna con vigne sotto MontemassiIn un pomeriggio finalmente pieno di sole e con il primo verde intenso della nuova primavera, sono passato da Ribolla. Poco oltre, dopo mesi di lavori, ho scoperto la rocca di Montemassi liberata dalle impalcature e restaurata. Dopo che a inizio del 2009 si evidenziavano rischi di crollo. Parte di una proprietà  privata, il castello è stato acquistato dal comune e messo in sicurezza, pensate che i lotti di terreno delle due torri appartenenti a due diversi proprietari, sono stati acquistati rispettivamente nel 2000 al prezzo di 8 milioni di lire e poco dopo l’altro per 25 mila euro. Incredibile. Anni fa in quell’area ho rinvenuto personalmente un’accetta in pietra con segni per i legacci e una moneta con il lato crociato. E’ un luogo meraviglioso.

Ho riportato a casa oggi pomeriggio questi scatti della rocca in tutto il suo nuovo splendore. Noto che anche gli antichi lavatoi sono stati restaurati e rimessi a nuovo, forse in via di trasformazione in una elegante abitazione.

Sto progettando una grossa novità  sul sito, tenetevi connessi…

…e invece pioggia! Pasquetta rovinata

Pasquetta di pioggia sulla Val di RigoPutroppo il tempo non dà  tregua. Questo scatto dalla sommità  della collina in località  Val di Rigo: sole raro, vento gelido, piogge a tratti e comunque una pessima mattinata hanno rovinato la pasquetta, anche se al telegiornale proseguiva una finta celebrazione di picnic e salsicciate (forse dell’anno scorso). E’ stato uno sforzo anche trattenersi in cima alla collina con il vento sferzante che entrava nel colletto alto della giacca. Daltronde la foto di paesaggio impone l’attesa che le ombre delle nuvole stacchino il paesaggio nei punti giusti…

Sole, vino, asfalto e salsicce

Colline di Magliano in ToscanaDegustazione di vini, podere 414Parcheggio in collina per le auto d'epoca del "garage del tempo"Podere 414, Magliano in ToscanaL’astinenza da sole è finita, il lunedì di pasquetta à© alle porte. La notte si sentono i rombi dei motociclisti notturni. Camettisti, vespisti, bandabonnisti, alfisti, triumph-a-tori, i centauri su due e quattro ruote si lanciano tra i tornanti della Maremma. CONTINUA…

Berlusconi a Grosseto

Berlusconi a Grosseto

Tre querce

dsc_5560_1agriturismo melograno sulla strada banditella 1dsc1621Il primo scatto ritrae una maestosa quercia sulla cima delle colline di Grancia. Le quercie da sughero impiegano anni per produrre la loro corteccia spessa e spugnosa. L’estrazione del sughero per la produzione dei tappi per il vino è un’operazione che viene effettuata su ogni albero solo ogni 12 anni, tempo necessario per produrre un sughero spesso e di buona qualità .

Se avete notato, gli alberi più belli sono sempre le quercie. Il secondo scatto ritrae due quercie più giovani sulle colline davanti ai Monti dell’Uccellina in una giornata talmente limpida da mostrare la sagoma della corsica oltre la linea del mare. Nel terzo scatto una quercia morta in mezzo ad una vigna nella piana di Braccagni.

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