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Interni di Toscana: Podere Capraia

Interni di Toscana: Podere Capraia

Il Podere Capraia si trova a Castiglioncello Bandini, poco distante da Cinigiano e Castel Porrona. Un podere con struttura a gradini tipico di queste parti, una scala di tetti orientati verso la valle che una volta ospitavano le abitazioni del contadino, la stalla, e l’officina degli attrezzi; in ordine di importanza: uomini, animali e carri.

Oggi invece il locale più confortevole occupa proprio quest’ultima struttura, un enorme spazio con veranda coperta che si affaccia sulla valle piena di castelli e vigneti. La ristrutturazione è stata fatta impiegando ferro e legno, per spazi soppalcati e arredamento in stile minerario-industriale. Ruote di vagone, grandi lampade da capannone, tubi a vista, pallet, pavimenti in cemento trattato sono elementi coerenti con l’antica destinazione d’uso di questo posto. CONTINUA…

Il terzo pozzo

Il terzo pozzo

Ancora un pozzo in Val d’Orcia. Scavalcando una collina, all’ombra di una torre grande quanto una montagna si trova il borgo più nascosto della Val d’Orcia. Anche se un paio di osterie stellate dimostrano una certa aspettativa, questo villaggio deserto in un weekend sotto al sole mi ha dato l’impressione di un borgo che non aspetta nessuno.

Avendo lasciato ogni pianificata direzione già  da tempo, ho percorso prima in salita poi in discesa il selciato consumato; con la sensazione di una scommessa a unico turno con il sole e la sete. Ma la ricompensa è stata abbondante come una cisterna: con sopra la piazza più bella di tutta la val d’Orcia, oltre i vicoli di Rocca Tentennano. CONTINUA…

Lo sguardo del distillatore

Lo sguardo del distillatore

Gli occhi spiritati del mastro distillatore sono lucidi dei vapori che scaturiscono dagli alambicchi. Tra le nuvole profumate di lavanda si sentono i gorgoglii metallici degli scudi di rame e il tintinnio delle caviglie dei giullari saltellanti.

Scatto trovato in una sera del medioevo d’Agosto di Roccaterighi; una bellissima festa che si tiene il primo weekend di agosto, che termina tutte le notti sullo sperone di roccia affacciato sulla Maremma; e nella piazzetta dove scaraventano spugne fradicie.

 

Due pozzi

Due pozzi

Due pozzi si guardano quasi l’un l’altro, congiungendo come puntini sulla carta uno dei percorsi più belli in Toscana.

Il primo si trova nel centro storico di Pienza. Città  rinascimentale nel suo piccolo più bella anche di Firenze, tappa obbligata per ogni appassionato di storia dell’urbanistica e architettura rinascimentale. E’ stato progettato insieme alla piazza Pio II, per guardare verso il monte Amiata. CONTINUA…

370 anni sotto la corteccia

370 anni sotto la corteccia

Quando questa roverella spuntava dal terreno della Val d’Orcia, Re Luigi XIV era alla corte francese da due anni. Galileo Galilei era morto nello stesso periodo.

Toccare le verdissime foglie seghettate di questo albero è come gettare un ponte attraverso quasi 4 secoli. I rami sono cresciuti fino ad imparare a governare la gravità , sviluppandosi orizzontalmente per scoprire la luce; fino a sfiorare la superficie dei campi come il bompresso di prua di una enorme gigantesca nave. CONTINUA…

Onde

Onde

àˆ come se le onde del mare non terminassero la loro corsa sulla battigia. Dalle correnti marine a quelle del vento, dal blu all’ocra, dall’acqua alla sabbia; un continuum intatto di increspature disegna un motivo perfetto. Che solo un deserto anticipo di stagione può regalare.

La spiaggia intatta di questa foto è quella del chilometro 28 a Castiglione della Pescaia, uno dei miei posti sul mare preferiti.

Basta abbassarsi al suolo per allontanare l’orizzonte e fondere gli ecosistemi. Le curve sinuose delle onde dai granelli davanti al forte delle saline alla sagoma dell’isola d’Elba.

Case dell’est

Case dell’est

Ho pubblicato una nuova galleria con una raccolta dalla mia amata collezione di architetture incontrate nei viaggi ad est, in russia.

Ieri ho potuto leggere su un giornale online locale – della città  dove le ho ritratte nella regione di Novgorod – che proprio una di queste è crollata. Nel tardivo tentativo di smontare una di queste case, se la sono vista franare dalle fradice fondamenta di legno. Solo 5 mesi fa ero passato da questa strada, davanti alla casa del mercante Smirnov, edificata nel 1890, e ne ero rimasto rapito. Un misto di barocco e art nouveau di fine ottocento, finimenti e decorazioni di una fantasia da fabia, frutto della vita e dei gusti di una nobiltà  presovietica che oggi è ormai quasi archeologia.

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Scienza, realtà  virtuale e pecore

Scienza, realtà  virtuale e pecore

Il Tedx Manciano si è tenuto Domenica, ero presente in qualità  di ospite, collaboratore, fotografo. In un grande casale in Toscana, arredato col gusto di un architetto che gioca in casa;  ma pur sempre assolutamente inusuale rispetto alle dimensioni tipiche delle famose serie di conferenze. La regia, dietro un portone di legno, lamentava raramente l’entrata nel microfono di qualche tiella sbattuta in forno dalla cucina. CONTINUA…

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