L’ultimo grosso restauro sulle mura della città di Grosseto, effettuato ormai almeno 4 anni fa, ha riguardato il ripristino dell’altezza dei fossati. Vale a dire sono stati escavati quei pendii intorno alle mura che in tempi piò o meno recenti erano stati interrati per costruire l’anello stradale intorno alla città e i connessi parcheggi. Il risultato è stato quello di riporatare alla luce la vista della porta Senese, in particolare da viale Porciatti.
A volte ci scordiamo che incastonata nella fortezza Medicea, c’è il nucleo originale della storia della nostra città . La grossa e tozza fortezza è risalente alla dominazione Senese ed è del 1300 se non erro. E’ così chiamata non solo perché è stata tirata su dai senesi, ma piuttosto perché sotto di essa, in un enorme arco acuto con lo stemma bianco nero, passava la via Senese. Quella attualmente “coperta” da via Filippo Corridoni e che riprende dalla piazza Volturno. Una linea dritta e precisa come una freccia che punta verso Siena. Quella porta, passaggio divenuto in tempi più recenti troppo grande da difendere, fu duecento anni dopo, murata dallo “scempio” mediceo.
Mi dispiace che da questi scatti non si gode della prospettiva che sto descrivendo. La prima racconta invece i recenti gesti vandalici degli studenti pendolari di cui tanto hanno denunciato le cronache locali. Il vandalismo sciupa, spero però che questi posti non vengano chiusi, o il danno sarebbe ancora più grosso di una vernice sopra ai muri.