
Ieri ho affrontato poco meno di 20 chilometri di percorso nel parco della Maremma, passando dall’abbazia di San Rabano. Ero l’unico visitatore del parco.
Un luogo inviolabile: protetto dal parco, dai lecci, dai chilometri.
Un sito dalla notevole magnificenza. Scale che si attorcigliano, chiostri, torri di vedetta, croci templari, bifore allungate. Un romanico puro e antico, inalterato.
La sua posizione panoramica sulla vetta della montagna, la sua grandezza e inviolabilità , me la fa somigliare ad una “Macchu Picchu” maremmana.
Quasi tutto l’itinerario è coperto dalla macchia. Sono sporadiche le occasioni di affacciarsi dalle vedette al di sopra della boscaglia. L’abbazia con il campanile e la torre di avvistamento bucano d’improvviso il tetto verde lasciando col fiato sospeso.
Olivo centenario sul percorso di San rabano San Rabano, la “Macchu Picchu” Maremmana Il romanico attraverso la foresta Panorama da San Rabano La pineta con l’isola di Montecristo